Sagra in Sardegna

Una musica enfatica e ridondante accompagna i titoli d testa. Una campagna inquadrata in campo lungo accompagna la voce over che presenta il lago artificiale sul fiume Tirso, una zona ricca di tradizione antica e, come mostrano anche le immagini, di nuraghi. In epoca romana la zona è centro di interesse militare ma anche viario, si nota infatti la strada che collega la Sardegna da nord a sud. Permanenza dell'antico è evidenziata fra l'altro dai carri a ruota piena e da una festa quale quella di San Costantino a Sedilo, vero e proprio retaggio del passato. Il santuario dedicato a questo imperatore (che la chiesa, pur non avendolo mai fatto santo, accetta in quanto espressione della spontaneità religiosa) ospita una festa che richiama gente da tutta l'isola. La macchina da presa si sofferma sulla descrizione del santuario e sui vari aspetti della festa: il pesce arrosto, i mendicanti, le bancarelle del torrone, i cavalieri dell'Ardia. Della festa il nucleo centrale è l'Ardia, uno sfrenato carosello a cavallo dove si incrociano competenze agonistiche e riti devozionali ma soprattutto dove prende corpo una grande rappresentazione scenica. Ad accompagnare le immagini e il commento una musica dai toni tradizionali rielaborata a seconda dei momenti con strumenti elettronici e sonorità spagnoleggianti. La corsa dei cavalli si rifà alla famosa battaglia di Ponte Milvio, dove l'imperatore Costantino vinse combattendo sotto il simbolo della croce. Il nome Ardia sembra richiamare la guardia posta da Costantino a difesa del vessillo che per la prima volta nella storia vedeva la croce come simbolo di un esercito. Grande spazio è dato allo svolgimento della giostra in tutte le sue fasi, ma anche agli elementi di contorno. Si tratta di una delle più importanti feste della Sardegna che probabilmente ha, nella sua essenza, origini precedenti alla presenza dei romani.

Iniziativa a cura del Centro di Servizi Culturali Società Umanitaria - Cineteca Sarda