L'isola sconosciuta

Il documentario di Bianca Bisegna del 1975 racconta la storia della Sardegna, attraverso le discussioni in un salotto sull'archeologia e le leggende dell'isola. Un anziano racconta le leggende, un uomo più giovane la storia. L'isola è una terra di civiltà millenaria, dove, i molti popoli che vi approdarono, lasciarono segni tangibili del loro passaggio. Presso la Sella del Diavolo sono stati rinvenuti numerosi reperti, quali le statuette della dea madre. L'anziano racconta la leggenda della nascita dell'isola: Dio, finita la creazione, versa nel mare un cumulo di granito e pietre che gli restavano, imprimendovi la forma del suo sandalo. Il professore spiega la struttura, la storia e l'utilizzo del nuraghe. Le immagini mostrano, come esempio di tale architettura, la reggia di Barumini e di Santu Antine di Torralba. Non gli scritti, ma le statuine di bronze documentano la vita del popolo dei nuraghi. La leggenda narra che fu Dedalo a costruire il primo nuraghe per ringraziare i sardi della loro ospitalità. A Bonorva e a Castelsardo si trovano importanti esempi di grotte artificiali utilizzate da prima come abitazioni, in seguito come tombe. A Borore ci sono le tombe dei giganti. I fenici costruirono Nora, tra i resti della città: mosaici, impianti termali, il teatro e ruderi di templi arcaici. Anche Tharros è una città fenicia e anch'essa è in gran parte sepolta dal mare e dalla sabbia. I punici lasciarono sull'isola i tophet di Sant'Antioco, le necropoli utilizzate in seguito dai romani. I romani costruirono l'anfiteatro romano di Cagliari. Anche il cristianesimo si propagò ben presto. Nelle tombe puniche di Sant'Antioco è presente un affresco cristiano, presso la basilica di San Saturnino a Cagliari sono state rinvenute tombe paleocristiane. I giudicati rappresentano per la Sardegna un periodo di rinascita. A Oristano si dedica al Giudice Mariano l'imponente torre. Esempi di Chiese del periodo sono Santa Maria di Uta, Santa Giusta, S. Pietro in Sorres, l'abbazia a la basilica di Saccargia, Santa Sabina a Silanus e la duecentesca cattedrale di Cagliari. A quest'epoca risalgono i castelli di Acquafredda e di Laconi.

Iniziativa a cura del Centro di Servizi Culturali Società Umanitaria - Cineteca Sarda