Gente di Cabras

Il filmato documenta le lotte dei pescatori di Cabras per lo sfruttamento della laguna, osteggiato dal monopolio di poche ricche famiglie e regolato da rigide restrizioni e forme acute di sfruttamento. Il filmato si apre con immagini delle vecchie capanne dei pescatori sulla spiaggia, dove erano costretti a dimorare per la pesca in mare aperto. Gli avvenimenti documentati riguardano però la decisione dei pescatori a conquistare il diritto di pesca nella laguna, quando ormai la pesca in mare aperto si fa più rischiosa e meno redditizia. Nell'estate del 1960 cominciano la protesta portando le barche in laguna, iniziando poi a pescare senza autorizzazione; alle azioni dimostrative seguono gli arresti. Ma i pescatori non demordono, e a ridosso della laguna prendono il largo ogni notte in gruppo per pescare di frodo; solo i solitari sono arrestati, mentre in gruppo sono lasciati stare, per evitare disordini. Mentre le autorità regionali si interessano al problema, inaugurando un lungo braccio di ferro con le famiglie che accampano i diritti di proprietà sulla laguna, i pescatori, sfidando gli arresti, peraltro numerosi, si costituiscono in cooperativa, pescano di frodo e vendono, nell'illegalità, tutto il pescato nei locali della cooperativa. Con queste azioni scalfiscono una secolare condizione di monopolio delle risorse, forzando una situazione che a lungo ha condannato il paese alla miseria.

Iniziativa a cura del Centro di Servizi Culturali Società Umanitaria - Cineteca Sarda