L'Acqua dei poeti

 

Siamo in un paesino della Sardegna, vicino alla valle del Flumendosa e del lago Mulargia. In tutta la Sardegna ogni giorno le donne sono costrette a fare lunghe camminate alla ricerca di una fonte, perché l'acqua c'è, ma non è raccolta e distribuita a tutti. I pochi che la posseggono ne sono gelosi. Pertanto lo Stato ha deciso di mettere fine al problema dell'acqua con la costruzione della Diga del Flumendosa, che interessa tutto il paese e in particolare la protagonista del filmato, che trova il suo futuro sposo fra i giovani operai compaesani che lavorano alla costruzione dell'acquedotto. La storia della futura sposa è un pretesto per entrare nella vita del paese, per mostrare la vita sociale, i costumi e le attività quotidiane (portare l'acqua, fare cesti, tessere, lavorare al setaccio). Gli uomini, che da sempre hanno vissuto di pastorizia, vedono con diffidenza l'abbandono dell'attività tradizionale per un lavoro da operaio. Comunque i lavori procedono e i lavoratori costruiscono la nuova struttura che porterà la luce elettrica e l'acqua in tutte le case. I lavori dureranno un anno e alla fine, alla festa di San Maurizio, sarà lo sposo, e non più il padre, a portare "in groppa" al cavallo la protagonista del filmato.La voce femminile fuori campo, in questo breve film di propaganda, non solo commenta le immagini, ma esprime anche i desideri e i pensieri della giovane protagonista che interpreta le aspettative di tutto il paese. La musica colta di Porrino accompagna soprattutto le immagini in esterno. Per gli interni la musica riprende temi popolari e sonorità legate all'ambiente.

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Siamo in un paesino della Sardegna, vicino alla valle del Flumendosa e del lago Mulargia. In tutta la Sardegna ogni giorno le donne sono costrette a fare lunghe camminate alla ricerca di una fonte, perché l'acqua c'è, ma non è raccolta e distribuita a tutti. I pochi che la posseggono ne sono gelosi. Pertanto lo Stato ha deciso di mettere fine al problema dell'acqua con la costruzione della Diga del Flumendosa, che interessa tutto il paese e in particolare la protagonista del filmato, che trova il suo futuro sposo fra i giovani operai compaesani che lavorano alla costruzione dell'acquedotto. La storia della futura sposa è un pretesto per entrare nella vita del paese, per mostrare la vita sociale, i costumi e le attività quotidiane (portare l'acqua, fare cesti, tessere, lavorare al setaccio). Gli uomini, che da sempre hanno vissuto di pastorizia, vedono con diffidenza l'abbandono dell'attività tradizionale per un lavoro da operaio. Comunque i lavori procedono e i lavoratori costruiscono la nuova struttura che porterà la luce elettrica e l'acqua in tutte le case. I lavori dureranno un anno e alla fine, alla festa di San Maurizio, sarà lo sposo, e non più il padre, a portare "in groppa" al cavallo la protagonista del filmato.La voce femminile fuori campo, in questo breve film di propaganda, non solo commenta le immagini, ma esprime anche i desideri e i pensieri della giovane protagonista che interpreta le aspettative di tutto il paese. La musica colta di Porrino accompagna soprattutto le immagini in esterno. Per gli interni la musica riprende temi popolari e sonorità legate all'ambiente.

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Siamo in un paesino della Sardegna, vicino alla valle del Flumendosa e del lago Mulargia. In tutta la Sardegna ogni giorno le donne sono costrette a fare lunghe camminate alla ricerca di una fonte, perché l'acqua c'è, ma non è raccolta e distribuita a tutti. I pochi che la posseggono ne sono gelosi. Pertanto lo Stato ha deciso di mettere fine al problema dell'acqua con la costruzione della Diga del Flumendosa, che interessa tutto il paese e in particolare la protagonista del filmato, che trova il suo futuro sposo fra i giovani operai compaesani che lavorano alla costruzione dell'acquedotto. La storia della futura sposa è un pretesto per entrare nella vita del paese, per mostrare la vita sociale, i costumi e le attività quotidiane (portare l'acqua, fare cesti, tessere, lavorare al setaccio). Gli uomini, che da sempre hanno vissuto di pastorizia, vedono con diffidenza l'abbandono dell'attività tradizionale per un lavoro da operaio. Comunque i lavori procedono e i lavoratori costruiscono la nuova struttura che porterà la luce elettrica e l'acqua in tutte le case. I lavori dureranno un anno e alla fine, alla festa di San Maurizio, sarà lo sposo, e non più il padre, a portare "in groppa" al cavallo la protagonista del filmato.La voce femminile fuori campo, in questo breve film di propaganda, non solo commenta le immagini, ma esprime anche i desideri e i pensieri della giovane protagonista che interpreta le aspettative di tutto il paese. La musica colta di Porrino accompagna soprattutto le immagini in esterno. Per gli interni la musica riprende temi popolari e sonorità legate all'ambiente.

Iniziativa a cura del Centro di Servizi Culturali Società Umanitaria - Cineteca Sarda