La Sardegna non è più un'isola

Come mostrano le sequenze iniziali di questo documentario, le primizie agricole ed orticole lasciano ogni giorno la Sardegna per essere vendute nel mercato delle principali città italiane ed estere. Il miglioramento e l'incremento della produzione hanno dato un forte impulso ai traffici marittimi, aerei e ferroviari. La Sardegna, infatti, non ha mai saputo approfittare della sua posizione favorevole nel Mediterraneo, ma oggi, grazie alla politica svolta dalla Regione, è possibile asserire che il problema dei collegamenti è stato risolto. Le navi, di cui vengono mostrate alcune sequenze, collegano i principali scali marittimi dell'isola con i maggiori porti dello stivale. Tutto ciò va a vantaggio del commercio e del turismo. Anche all'interno della Sardegna i collegamenti non sono più un problema. La Carlo Felice, ad esempio, è stata allargata a quattro corsie. Ciò permette lo scorrimento veloce del traffico. L'isolamento della regione centrale dell'isola è stato inoltre rotto da altre superstrade, come la Abbasanta-Nuoro e la Nuoro-Olbia. Per quanto concerne i porti, accanto a quelli già esistenti se ne costruiscono altri, come il porto industriale di Oristano. Il mezzo più celere per gli spostamenti è l'aereo, di cui ci si serve per il trasporto di primizie facilmente deperibili come i fiori freschi e la frutta. Mentre il video mostra il "decollo" di un volo ATI, la voce del commentatore asserisce che col potenziamento dei traffici, l'isola può realizzare il suo "decollo" economico. Un grandioso progetto interessa inoltre il porto di Cagliari, che diverrà, commenta la voce fuori campo, il più importante centro di smistamento commerciale del Mar Mediterraneo.

Iniziativa a cura del Centro di Servizi Culturali Società Umanitaria - Cineteca Sarda