Sardegna (L'uomo)

Il documentario cerca di fornire una rappresentazione etnografica di un villaggio della Sardegna interna, secondo l'immagine di un mondo isolato e chiuso nelle sue immutate e arcaiche tradizioni. Da un aspro scenario roccioso l'inquadratura si sposta su un piccolo villaggio, dove si svolge il corteo per un battesimo, primo rito del ciclo della vita, elemento ripetitivo e naturale della vita locale. Seguono le immagini di un banditore, scene di vita quotidiana all'interno del villaggio, in cui dominano le figure femminile (tutte in costume tradizionale) impegnate in attività come il ricamo, la tessitura, la battitura dei panni, la cernita della farina e la cura dei bambini. Nelle scene di caccia dominano invece le figure maschili, all'interno di un'attività rappresentata come iniziazione rituale dei giovani uomini; nelle immagini l'abilità dei cacciatori e il buon fine dell'operazione con l'abbattimento del cinghiale. Fuori dal villaggio l'occasione per gli incontri tra uomini e donne, preludio all'unione matrimoniale, che si svolge secondo i rituali propiziatori della tradizione, mentre i festeggiamenti fanno da cornice per l'apprezzamento dei colori e della qualità delle fogge vestiarie. Con la formazione di una nuova cellula domestica, e il piccolo e modesto viaggio di nozze lungo la campagna, si conclude il filmato, la cui enfasi finale sottolinea la circolarità e ripetitività rassicurante della vita tradizionale.

Iniziativa a cura del Centro di Servizi Culturali Società Umanitaria - Cineteca Sarda