Cainą. L’isola e il continente

Cainà è una giovane ragazza che vive in un paesino della Sardegna. Agostineddu, suo compaesano, la vuole sposare ma lei, sogna di andare oltre il mare che chiude l'isola e la separa dal continente sconosciuto. Il suo sogno si avvera quando incontra Pietro, un marinaio che, dopo una breve sosta nell'Isola, riparte per il continente. Cainà riesce a nascondersi nella stiva della sua imbarcazione poco prima della sua partenza. Il marinaio scopre la sua presenza durante il viaggio ma decide di portarla con sé cercando di sedurla. Giunta nella casa di Pietro, le sorelle del marinaio non accettano la convivenza con la ragazza perché comprometterebbe l'onore della famiglia. Giunge così al suo apice la parabola esistenziale di Cainà, costretta a vivere in un mondo a lei ostile. La voglia di fuggire dalla sua terra, si trasforma ora in nostalgia e decide di tornare a casa. Ma nel suo paese, dopo la sua fuga, tante cose sono cambiate. Il padre, Giantolu, è morto; la madre è stata colpita da paralisi e Agostineddu è impazzito. I paesani l'accusano di essere una figlia degenerata e la rifiutano. Nemmeno la madre la perdona e Cainà, sola, fugge per l'ultima volta. Il film di Gennaro Righelli è uno dei primi film a soggetto girati in Sardegna, distribuito anche con altri titoli (Cainà. La Figlia dell'Isola). Girato in Gallura, nei dintorni di Aggius, il film descrive puntualmente, quasi con intento etnografico, la società del tempo, mostrandoci aspetti ambientali e tradizionali dell'epoca (la festa in paese, i costumi e i balli).

Iniziativa a cura del Centro di Servizi Culturali Societą Umanitaria - Cineteca Sarda