L'Anatema di Aquilino

Aquilino Cannas legge brani tratti da alcune sue opere, Le bianche colline di Karel, Arreula!, Disterru in terra. Inquadrato per gran parte del filmato seduto in una stanza, o mentre fuma, o si affaccia da un balcone, Aquilino Cannas nel suo monologo deplora le conseguenze dello sviluppo portuale di Cagliari, in particolar modo l'inquinamento atmosferico, usando sia il sardo che l'italiano, nella forma dell'anatema, della condanna espressa in linguaggio poetico aulico. A tratti l'inquadratura dell'oratore è alternata da immagini del cielo azzurro e delle nuvole, o della città di Cagliari. Il film si conclude con l'immagine del poeta in lacrime dopo aver recitato con forte partecipazione le ultime parole della sua accusa.inserite il testo

Iniziativa a cura del Centro di Servizi Culturali Società Umanitaria - Cineteca Sarda