Sardegna. I candelieri

Il documentario a colori del 1966 di Costa illustra la festa dei Candelieri, che si svolge a Sassari e in alcuni paesi del circondario il giorno di Ferragosto. Circondata da una corona di colline e uliveti, Sassari conserva i segni di quella civiltà contadina da cui ebbe vita. Le antiche architetture delle chiese romaniche presenti nella città esprimono, con le loro linee sobrie, la semplicità della fede popolare. Festa di popolo è la celebrazione dei Candelieri, cerimonia consacrata solennemente tra il 1500 e il 1600, quando il ripetersi di terribili epidemie accese nei sassaresi la fede nella Vergine Assunta. I candelieri sono colonne di legno dipinte con le immagine della Madonna e dei santi protettori dei gremi, le otto corporazioni dei mestieri della città, che hanno il compito di realizzare la festa. La vigilia di Ferragosto, i Candelieri scendono in piazza, attraversano la strada principale sino alla chiesa dove vengono offerti alla Madonna. Lungo la strada, i portatori procedono quasi danzando seguendo il ritmo del tamburino e del piffero. La Madonna dell'Assunta è venerata adagiata nel suo letto di morte in tutti i paesi del sassarese, tradizione comune con la Spagna. Anche a Ploaghe e a Nulvi si celebra la festa dei Candelieri. Nel primo paese, i ceri vengono portati in processione quattro volte l'anno, con una cerimonia in costume tradizionale, dove si offrono i prodotto tipici dell'economia locale, quali il pane ricamato e dei dolci delle feste; nel secondo i candelieri sono enormi altari di legno fittamente decorati, che vengono rinnovati ogni anno.

Iniziativa a cura del Centro di Servizi Culturali Società Umanitaria - Cineteca Sarda