Assalto alla boscaglia

Il Sarrabus in Sardegna, come confermano le immagini di campi succubi di una flora povera (lentischio, cisto, asfodelo) e di una fauna per niente o poco produttiva (capre, biscie, cavallete, tartarughe), dà un "senso immediato di completo abbandono". È una terra dove la forza della natura domina incontrastata, una "zona di desolazzione secolare". Ma gli esseri umani con l'aiuto di potenti mezzi meccanici intervengono per bonificare quell'ambiente: «Il predominio della natura sta per scomparire sostituito da quello dell'uomo». La macchina da presa inquadra l'azione delle macchine e il commento parlato spiega la difficoltà di operare contro arbusti tanto fitti e compatti da mettere a dura prova anche il bulldozer. Ma una volta aperto il primo varco, il cammino è più semplice e così, dopo le macchine, potranno passare gli uomini a raccogliere il primo frutto di questa azione: la legna. La descrizione dell'azione è precisa: i potenti cunei uncinati trainati dall'immenso trattore, rompono la fitta rete di radici rendendo lavorabile il terreno, e solo allora sarà possibile valutare qual è la cultura più adatta per quel particolare ambiente. La lavorazione ulteriore sarà quindi finalizzata alla coltura. Se si decide di impiantare un vigneto sarà necessario l'azione del vomere: «Un vomere gigante è chiamato così a rivoltare forse per la prima volta dalla creazione le zolle nere di una terra offerta anch'essa per la prima volta alla fertilità». I terreni così trasformati, resi "dal volto umano", durante una cerimonia vengono assegnati ai coloni. Chi li riceve «è chiamato a una nuova responsabilità: diventare pionieri entusiasti, cittadini attivi di nuovi centri umani, avanguardia e sprone del rinnovamento economico e sociale dell'intera Isola [...] si compie così un profondo atto di giustizia che è nello stesso tempo atto di solidarietà cristiana».

Documentario realizzato per conto dell'ETFAS il film combina musica e commento enfatici e retorici a uno stile razionalista. Il lavoro, come gli altri sei filmati realizzati dall'autore per l'ETFAS, subisce l'influenza del documentarismo del periodo fascista e della scuola sovietica in particolare de La linea generale di Ejzenstejn. I sette documentari realizzati per l'ente di trasformazione agraria, che compongono una serie omogenea, sono: Alba sulla Nurra, Attorno alla città morta, Cingoli sulla terra, Assalto alla boscaglia, Fame di pietre, Strade nuove, Sardegna nuova.

 

Iniziativa a cura del Centro di Servizi Culturali Società Umanitaria - Cineteca Sarda