Chinotto (Soft drink)

Il film è una lettera filmata, costruita come un dialogo a distanza con un amico, Gianca, che se n'è andato per non tornare più. Il protagonista, che parla attraverso una voce fuori campo, ripercorre alcuni frammenti della sua vita, delle avventure giovanili e dei momenti passati insieme all'amico, sino a fare il punto sulle condizioni attuali del mondo e di se stesso. Le immagini sgranate e in bianco e nero ci mostrano Cagliari in diversi punti della città (tra cui lo stagno di Molentargius, Santa Gilla, Monte Urpinu, il Poetto). Le ultime sequenze mostrano un gatto morto e un gruppo di gatti che gironzolano intorno. Il film si conclude con la scritta: «Gianca ha raggiunto il paese dove siamo tutti comunitari il 13 dicembre 1988 mentre si apprestava a tornare a casa dall'Ospedale militare del Celio di Roma. Le circostanze del suo viaggio non sono mai state chiarite».

Iniziativa a cura del Centro di Servizi Culturali Società Umanitaria - Cineteca Sarda