Una Casa sotto il cielo

Negli anni '50 Eugene Carter, un giovane scrittore americano che prepara un libro di racconti sull'Italia, si reca a Galtellì per incontrare il pastore Gaetano Piras, di cui ha sentito raccontare la videnda dal figlio emigrato in America.

La storia di Gaetano si snoda tra il presente dell'incontro e il passato, tra racconto e flashback, sino a ricostruire il percorso di una vita con ritmi e modalità narrative proprie del film per la TV.

Sin da piccolo in montagna col padre, dopo cinque anni viene "ceduto" come servo-pastore ad un possidente in cambio di dieci pecore; si abitua presto a tornare a casa solo una o due volte all'anno, e lavora duramente con l'obiettivo di avere un gregge proprio.

Ma nel '23, proprio quando diventa un pastore libero e sposa la donna da cui avrà sette figli, il furto di un gregge di cui è accusato il suo vecchio padrone lo colpisce profondamente: innocente, prima si dichiara colpevole davanti alla polizia, poi porta, di sua iniziativa, le proprie pecore all'uomo derubato, in modo che ritiri la denuncia contro il suo vecchio padrone.

Questa scelta - che significa, per lui, lavorare altri vent'anni come servo-pastore presso il suo vecchio padrone - è motivata da ciò che lui stesso definisce "rispetto": la consapevolezza di avere tutti una stessa casa sotto il cielo, e l'idea che il padrone sia il passato e il futuro, un secondo padre che, in quanto tale, va sempre rispettato.

Iniziativa a cura del Centro di Servizi Culturali Società Umanitaria - Cineteca Sarda