Danze sarde

Dopo una breve introduzione sul ballo tradizionale sardo, diviso in balli rituali, caratterizzati dall'austerità corale e dalla prevalenza del cerchio, e danze popolari, costituite esclusivamente da coppie, la struttura filmica si articola in 8 parti. In ogni parte un gruppo folk mostra il ballo tipico del proprio paese. Il primo, su durdurinu di Oliena, accompagnato da un canto melodico a cappella maschile, è "austero e ieratico" mentre Su baru bringiu di Irgoli è caratterizzato da un passo saltellato allegro e gioioso, valorizzato dalla musica dell'organetto. I balli campidanesi, spesso rigorosi e severi durante l'esecuzione, sono frequentemente uniti al suono delle launeddas. Su dillu, di Orune, ha origine dal ballo rituale ed è accompagnato dall'armonica a bocca. Nell'alto oristanese, soprattutto a Busachi, è diffusa una tipica danza di corteggiamento, dove i passi della donna sono più contenuti rispetto a quelli più ritmici e veloci del maschio. Il ballo, ad Ottana, segue il ritmo scandito dalla percussione di grossa chiave e di un piatto in ottone, s'affuente. Il ballo del gruppo folk di Orgosolo è caratterizzato dall'accompagnamento del canto a tenores. Chiude il documentario il ballo tondo, che assume sfumature diverse a seconda della zona di appartenenza. È una danza rituale con tremolio ritmico, anche nelle braccia, che si differenzia dagli altri per il cerchio roteante mai interrotto e per la presenza di una voce solista unita alle note della chitarra e della fisarmonica.

Iniziativa a cura del Centro di Servizi Culturali Società Umanitaria - Cineteca Sarda