Aurora sui graniti

">

La voce fuori campo dà inizio al film affermando che prima che i sardi apprezzassero il corallo, erano i pescatori di Torre del Greco a venire in Sardegna, prenderlo nei fondali marini e infine lavorarlo a casa propria. Oggi il corallo è divenuto una ricchezza dell'isola. Le sequenze mostrano il lavoro dei ragazzi della scuola di Alghero. L'Autonomia ha infatti portato la Sardegna ad apprezzare e sfruttare le sue risorse, a cercare in casa propria nuove possibilità di lavoro e industrializzazione. L'Assessorato all'Istruzione si è preso l'incarico di preparare i giovani a questi compiti. Un'attenzione particolare è stata dedicata all'insegnamento tecnico, professionale ed artistico. È a proposito di questo progetto educativo che la voce fuori campo recita la frase di Sebastiano Satta da cui è tratto il titolo del documentario: "Se l'aurora sorgerà suoi tuoi graniti tu lo dovrai Sardegna ai figli tuoi". Una delle prime occupazioni della Regione è stata insegnare ai ragazzi delle scuole marinare di Cagliari e Porto Torres ad apprezzare e scoprire il mare dell'isola. Se il mare è uno dei punti di forza di questo progetto, al suo interno verrà affrontato anche lo studio dei problemi agricoli. Scopo degli istituti professionali per l'agricoltura sarà avviare il popolo sardo verso un ciclo produttivo più intenso. Un forte imput nella direzione dello sviluppo economico è stato dato inoltre dall'istituzione delle Facoltà di Economia a Cagliari e di Agraria a Sassari. Un incremento notevole è stato dato anche alle scuole di falegnameria, a quelle di tessitura, all'arredamento e all'urbanistica. L'educazione all'arte pittorica è stata affiancata da quella scultorea. La Regione Sardegna ha così appoggiato l'organizzazione della cultura nel suo significato più libero e ampio. A testimoniare la vocazione artistica della regione si presenta la figura di Grazia Deledda.

Iniziativa a cura del Centro di Servizi Culturali Società Umanitaria - Cineteca Sarda