Sardegna - L'Italia vista dal cielo

Vista dal cielo la Sardegna si racconta in tutti i suoi aspetti antropologici e paesaggistici. Nelle forme estetiche si rivela l'uomo che abita quei luoghi perciò, anche dall'alto, da uno sguardo macroscopico, si possono cogliere le sfumature di una regione tra passato e presente. Il contrasto tra la società contadina, che si organizza in cooperative, e la società pastorale, che si accosta alla tecnologia, si riduce nei centri urbani della Sardegna che ospitano i cambiamenti provenienti dall'industrialismo e dal turismo (Cagliari, Nuoro, Sassari, Oristano, Alghero, Olbia). Dall'alto si vedono le grandi lande "la cui solitudine può diventare angoscia" (Dessì), la lotta del contadino (non più "atomo, senza persona giuridica"-Gramsci) contro l'assenza d'acqua e il vento persistente. E ancora si vedono con nitidezza i simboli del passato immobile: i villaggi nuragici, i centri greco-romani, i castelli giudicali e le chiese pisane; tracce di un popolo "che fuori dalla storia, non è mai decaduto, mai corrotto" (Piovene) ed è ricco di tradizioni che mettono in continuità le generazioni passate con le sollecitazioni del mondo moderno. Non tutto il filmato è ripreso dall'alto, alcune volte la telecamera si avvicina sino a mostrare in un primo piano i visi degli uomini che racconta e le ricchezze archeologiche nascoste dentro il mare. La voce narrante accompagna le immagini lasciando spazio agli stimoli che vengono dai campi lunghi e dalle panoramiche. Ai suoni della Sardegna in presa diretta si associa la voce femminile e la musica di chitarre e fiati di Morricone.

Iniziativa a cura del Centro di Servizi Culturali Società Umanitaria - Cineteca Sarda