Sardegna

Il documentario costituisce la decima puntata della serie "L'Italia delle regioni", dedicata al passato delle varie regioni della penisola. Questo volume, incentrato sulla Sardegna, ricostruisce la presenza storica nell'isola in data remota, dal Neolitico fino alla dominazione romana. Vengono mostrate le testimonianze dell'età prenuragica: le domus de Janas (ad esempio quelle di Anghelu Ruju) o case delle fate nella tradizione sarda, i dolmen (come a Sa Cobeccada, vicino a Mores), alcune ceramiche. Dal 1500 a.C. circa compaiono i nuraghi, "mucchio di pietre". Tra i più importanti, il complesso di Barumini, la cui torre centrale, alta venti metri, costituisce il più alto monumento preistorico del Mediterraneo escluse le piramidi; il nuraghe Arrubiu; poi la capanna di S'Urbale come testimonianza di abitazione comune, ed altri edifici caratteristici della civiltà, come il pozzo sacro, le tombe dei Giganti (ad esempio a Tomes), i santuari. Nell'VIII secolo giunsero i fenici, che fondarono le prime colonie, tra cui Nora, Bithia, Cagliari, Tharros, seguiti, due secoli dopo, dai cartaginesi. La città di Nora, inquadrata, costituisce uno degli esempi migliori dell'architettura e dell'urbanistica delle predette popolazioni, con monumenti quali il tempio di Eshmon, modificato dai romani e dedicato ad Esculapio. I romani, gli ultimi colonizzatori antichi, lasciarono tracce ampie nella stessa Nora: nelle strade, nel sistema fognario, nel teatro; presenza romana segnata anche dal tempio di Antas, prima fenicio e punico, e dedicato ad una divinità indigena, il Sardus Pater. Su questo esempio di sincretismo, si chiude il filmato.

Iniziativa a cura del Centro di Servizi Culturali Società Umanitaria - Cineteca Sarda