Sardynia News. Videogiornale della Sardegna n°0

Dagli studi di Sardynia News Gino Melchiorre presenta la puntata numero "0" del videogiornale della Sardegna. Segue una scritta in cui si domanda cosa significhi numero "0". La risposta la darà Gianfranco Zanoli, il quale afferma che il numero "0" di un giornale è una sorta di presentazione ufficiale, un'esemplificazione di quanto si farà in seguito. La scritta successiva introduce la spiegazione di M. Luisa Busi. Sardynia News, lei dice, è il primo giornale sulla Sardegna la cui realizzazione ha lo scopo di una diffusione fuori dall'isola in paesi europei ed extraeuropei, dove raramente si trovano notizie regionali. Sardynia News, ribadirà il Melchiorre, sarà non solo strumento d'informazione, ma anche collegamento tra l'isola e i suoi emigrati. Il videogiornale, asserisce Gianfranco Zanoli, è infatti rivolto ai lavoratori sardi, alle loro famiglie e a tutti quanti frequentano i circoli di emigrati. I commenti in inglese che precedono le notizie in lingua italiana sono stati pensati per raggiungere un vasto pubblico. Il videogiornale sarà inoltre spedito gratuitamente non solo a tutte le associazioni di sardi all'estero, ma anche a tutti coloro che ne faranno richiesta. Segue il sommario, poi la prima pagina di TG. Essa è dedicata alla seconda conferenza nazionale sull'emigrazione tenutasi a Roma a tredici anni di distanza dalla prima. Alla riunione erano presenti, oltre a circa millequattrocento delegati degli emigrati italiani nel mondo, anche i rappresentanti di tutti i partiti politici italiani, i quali hanno colto l'occasione per presentare il loro profilo politico. Per gran parte della manifestazione è sembrato si stesse svolgendo un dialogo tra sordi. Da un lato i politici si prodigavano in auguri e auspici, dall'altro i delegati delle comunità italiane all'estero ponevano l'accento sulle loro richieste. L'orientamento della conferenza si è polarizzato intorno ad un argomento in particolare: il voto agli emigrati. L'atteggiamento più diffuso è stato quello della considerazione del fenomeno migratorio come un fenomeno esaurito. Luigi Cogodi, Assessore al Lavoro della Regione Sardegna, ha invece affermato che la questione dell'emigrazione non è un problema risolto. Per questo motivo nei primi giorni del 1989 si riunirà a Cagliari la Consulta sull'Emigrazione. La seconda notizia è dedicata all'economia del futuro. Nel 1992, infatti, i paesi della Comunità Economica Europea porteranno a termine l'unificazione dell'economia di tutti gli stati membri. Cadranno le barriere doganali e si darà vita al mercato unico. Lo scenario non è tuttavia privo di incognite, soprattutto se osservato dalla Sardegna. In un regime di libera concorrenza, infatti, le aree più depresse sono destinate a soccombere sotto la pressione di quelle più avvantaggiate. La nascita del mercato unico europeo porterà novità considerevoli anche nel mondo dell'emigrazione. La Sardegna, dal canto suo, vive un momento critico. Nell'isola la percentuale dei disoccupati sardi è tra le più alte in Europa. Gli economisti parlano di una situazione che andrà peggiorando nel futuro. Recentemente la Regione ha approvato la legge sulla Politica Attiva del Lavoro. Il provvedimento offre forti incentivi alle aziende che offrono nuova occupazione, alle cooperative, agli emigrati di ritorno nell'isola, ai coniugi e ai figli di lavoratori sardi all'estero. La terza pagina di Sardynia News è dedicata al turismo. Il 1988 ha visto infatti nell'isola un elevato incremento nel settore turistico (15% rispetto al 1987). I mesi di luglio e agosto hanno registrato il tutto esaurito in hotel e camping. L'imprenditoria che si occupa di turismo è sempre più preparata. Chi viene in Sardegna non si accontenta delle belle spiagge e delle acque cristalline, cerca anche servizi adeguati e opportunità di svago. Sembra che anche la zona interna dell'isola si stia aprendo alla grande svolta. Le aree archeologiche, inoltre, stanno suscitando un certo interesse. Le domus de janas, i nuraghi (di cui vengono mostrate alcune immagini), i villaggi punici e romani diventano meta turistica ambita. Sardynia News chiude il TG con la pagina culturale. Il palazzo Grassi di Venezia ha ospitato una mostra sui fenici della durata di cinque mesi. Anche la Sardegna ha partecipato all'iniziativa. I musei dell'isola hanno esposto nella città lagunare gli utensili, gli oggetti votivi e i monili rinvenuti nei siti archeologici fenici. Tra questi, oltre a Monte Sirai, nei pressi di Carbonia, Antas, nei pressi di Iglesias, e la città di Tharros, vicino ad Oristano. Le sequenze mostrano le immagini delle vestigia fenice in Sardegna. La presentazione dell'angolo dedicato alla posta precede la sigla di chiusura.

Iniziativa a cura del Centro di Servizi Culturali Società Umanitaria - Cineteca Sarda