Sonaggiargios

Le sole immagini, senza alcuna voce fuori campo, descrivono la lavorazione artigiana dei campanacci, e i suoi strumenti: l'incudine, il martello e la fornace. Le diverse fasi di lavorazione sono descritte con una particolare attenzione alla manualità artigiana, e il prevalere nelle riprese degli oggetti e delle mani dell'artigiano escludendo il resto. Da grandi fogli di lamiera sono tagliate le forme, adattate e forgiate mettendole più volte nella fornace. Ottenute le prime forme e sonorità approssimative, i campanacci sono riposti in un contenitore di basalto riempito di segatura e ben sigillato, e collocati nella fornace. Il contenitore è tolto ancora rovente, e viene raffreddato facendolo rotolare sul pavimento, finché è possibile aprirlo ed estrarre i campanacci. Hanno ottenuto il colore dorato, e sono pronti per le ultime rifiniture, e gli ultimi colpi per l'accordatura. Diverse immagini dell'uso dei campanacci aprono e concludono il filmato; pecore e mucche, ma anche maschere come i boes di Ottana, e i mammuthones di Mamoiada.

Iniziativa a cura del Centro di Servizi Culturali Società Umanitaria - Cineteca Sarda