Asinara. L'isola proibita

Dinnanzi a Stintino si affaccia il territorio proibito dell'Asinara, immagini e testimonianze della gente del luogo raccontano l'isola come riserva di pesca, luogo di rifugio del passato ma anche luogo di pena. La voce narrante accompagna le immagini del paesaggio, rimasto immutato nel tempo, alla scoperta del luogo proibito abitato dai carcerati, dalle guardie e dalle loro famiglie. La lezione nella piccola scuola per i bimbi dell'Asinara, diventa motivo per introdurre la questione del parco naturale, unico rimedio per preservare la flora e la fauna, in modo particolare il famoso asinello bianco. Numerose le piante rare come la centaura orrida, affascinante il lato orientale con le spiagge bianche e la sabbia rosa, numerosi i gabbiani reali che nidificano sull'isola. Ma com'è garantito l'equilibrio naturalistico dell'Asinara? È il carcere -come limite invalicabile e zona proibita-che ha garantito l'equilibrio naturale di quel patrimonio tenendo lontani pescatori e visitatori. Libere e selvagge diverse specie animali popolano l'isola: capre, cinghiali, mufloni, poiane, falchi, tartarughe, numerose specie di uccelli. Le spiagge bianche e il mare cristallino affascinanti e preziose in quanto riserva di pesca pregiata costituiscono il paesaggio incantato che rende meno dura anche la vita dei detenuti, i quali vivono tra libertà e schiavitù abbracciati dalla natura.

Iniziativa a cura del Centro di Servizi Culturali Società Umanitaria - Cineteca Sarda