Andaiausu a pei a pei - Andavamo a piedi nudi

Il 4 maggio del 1871 nella miniera di Montevecchio undici operaie, di rientro da una giornata di lavoro, morivano schiacciate da una valanga d'acqua. La cisterna posta sopra le baracche si era rotta provocando la morte e il ferimento delle lavoratrici. La voce narrante ricorda quei fatti, rimasti impuniti dalla legge, attraverso i documenti conservati negli archivi. Assieme al racconto scorrono in parallelo le interviste di otto lavoratrici. Le loro storie sono simili, le stesse esperienze di sofferenza e povertà. Ci riportano indietro agli anni 30-40 quando il lavoro in miniera era l'unica strada percorribile dalle vedove e dalle orfane per non morire di fame. Ogni giorno costrette ad lungo cammino, da Guspini o da Arbus fino alle miniere di Montevecchio, a piedi nudi e infreddolite, lavoravano in condizioni precarie e subivano la prepotenza dei caporali. Le interviste sono in lingua sarda e sono accompagnate da foto e immagini di repertorio in bianco e nero.

Iniziativa a cura del Centro di Servizi Culturali Società Umanitaria - Cineteca Sarda