Arcipelaghi

Il film si apre sulle deposizioni al processo per l'omicidio di Pedru S'istranzu di cui è accusato il giovane Oreste Solinas. Si inseguono i flash back, che ci mostrano, non in maniera cronologica, come sono avvenuti veramente i fatti, spesso, in netto contrasto con le versioni dei testimoni in tribunale. La faida è iniziata con l'omicidio del fratellino di Oreste, Giosuè, che una sera, rimasto solo a custodire l'ovile, ha visto in faccia gli autori di un furto di cavalli in una vicina fattoria. Ha promesso di non parlare, ma il derubato, Flores, lo minaccia e con quelle rivelazioni riesce a raggiungere i banditi e strappargli il bottino. I malviventi rabbiosi tornano da Giosuè e uno di loro, Pedru, il più violento e ubriaco, lo uccide sgozzandolo. In paese, presto si conosce la verità, anche se nessuno è disposto a collaborare con la polizia. Lucia, la madre di Giosuè, delusa dalle autorità, decise di far giustizia da sé. L'ultimo giorno di Carnevale arma la mano del figlio Oreste, intimandogli di sparare, confuso tra la folla che festeggia mascherata, il killer del fratello. Oreste, dopo l'omicidio, scappa in un altro paese, ospitato nella casa di una "zia". Verrà però arrestato, giudicato e, grazie anche ad un alibi falso supportato dalla madre e da altri testimoni, sarà assolto. Ma è stato veramente lui, quella notte fatale, a premere il grilletto? Film girato nel paese di Ovodda ed è parlato nella quasi totalità in lingua sarda con sottotitoli.

Iniziativa a cura del Centro di Servizi Culturali Società Umanitaria - Cineteca Sarda