A sonu 'e corru

Su sonu ‘e corru - il suono emesso dal corno in epoca Aragonese per cacciare i cagliaritani dalle mura di Castello - ci porta nell'antica roccaforte di Cagliari attraverso le voci, i rumori, le stradine strette e i palazzi decadenti. La voce narrante racconta - con l'aiuto delle immagini e dei suoni - le vicissitudini della città intorno alla roccaforte costruita in epoca pisana e che poi divenne il quartiere storico di Castello. Attraverso un'opera di montaggio che giustappone immagini del quartiere a modellini che riproducono gli antichi armamenti utilizzati nelle epoche passate, si ripercorre la storia e la vita dei castellani. Gli Aragonesi, il Regno Sabaudo, la parentesi austriaca e gli attacchi della flotta francese trovano vita nelle immagini e negli echi lontani dei ricordi. Tra le mura del castello riemergono - insieme alla storia ufficiale - gli antichi tradimenti, le torture nelle prigioni di San Pancrazio, le esecuzioni capitali sulla pubblica piazza, i pettegolezzi e i segreti nascosti.

La terrazza del Bastione improvvisamente si rianima, catapultandoci nel presente, tra la gente, le voci, i rumori del mercatino domenicale contrapposti al silenzio e l'abbandono che invece invadono Castello nel resto della settimana. La riflessione porta al ricordo del suono del corno aragonese, che ormai non suona più, e all'abbandono del quartiere da parte dei suoi abitanti. Ma Castello - replica la voce narrante - può rivivere ancora, è necessario trasformarlo da dormitorio-parcheggio in luogo storico capace di far rivivere il passato glorioso che l'ha accompagnato per secoli e riscoprirne la cultura insita tra le mura e le sue genti.

Iniziativa a cura del Centro di Servizi Culturali Società Umanitaria - Cineteca Sarda