L' *Inhumaine
regia : Marcel L'Herbier.- Francia, 1924.
N° associato: 9964
Italia: Società Umanitaria, 2009.
DVD (130 min.) ; b/n
(( Abstract ))
L'INHUMAINE TRAMA: Follemente innamorato della cantante Claire Lescot (Leblanc), soprannominata “l'inumana” per la sua freddezza, il giovane inventore Einar Norsen (Catelain) simula, dopo averglielo annunciato, il suicidio in un incidente d'auto. Davanti al suo feretro Claire dà sfogo al suo dolore, tra la sorpresa generale. Norsen si rivela, trionfante, ma un maragià indiano, geloso, la fa morire col morso di un serpente velenoso. Norsen, però, la riporta in vita con un marchingegno di sua invenzione. Su una materia da romanzo d'appendice L'Herbier costruisce un film che è un bizzarro cocktail delle avanguardie del tempo: le scenografie (firmate da Fernand Léger, Albert Cavalcanti, Mallet-Stevens, Claude Autant-Lara) rimandano tanto all'Art Déco quanto al cubismo e al futurismo e verso il finale al cinema astratto di Richter e Léger, mentre la partitura musicale (non ancora ritrovata) è di Darius Milhaud e nel montaggio contrappuntistico di alcune sequenze è evidente la lezione di Abel Gance e dei primi film sovietici rivoluzionari. Questa disinvolta e intellettualistica mescolanza di generi e di toni sconcertò il pubblico e divise i critici tra molti detrattori e pochi sostenitori. Come in molti altri film muti degli anni '20 il film proponeva diverse sequenze colorate per viraggi. In Italia fu distribuito col titolo di Futurismo.
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