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Il *viaggiatore = Mosafer
Abbas Kiarostami.- Iran : Institute for the Intellectual Development of Children and Young Adults, 1974.

N° associato: 9462 Formato DVD


 

Italia : Società Umanitaria, 2008.

DVD (70 min.) ; b/n. sottotitolato

Abstract: Scheda Zanda

Il viaggiatore = Mosafer (Iran 1974) REGIA: Abbas Kiarostami SOGGETTO: dal racconto omonimo di Hassan Rafi'i SCENEGGIATURA: Abbas Kiarostami MONTAGGIO: Amirhossein Hami MUSICA: Kambiz Roshanvaran FOTOGRAFIA: Firouz Malekzadeh INTERPRETI: Massud Zendebaghlè, Hassan Darabi, Mostafa Tarai, Hassan Arab PRODUZIONE: Institute for the Intellectual Development of Children and Young Adults È Ghassem, un bambino che per vedere una partita di calcio farebbe pazzie, il protagonista del primo lungometraggio di Kiarostami. Lui, capitano della squadra che improvvisa piccole partite con i compagni di giochi in uno spiazzo vicino a casa, ha il pallino del calcio e trascura i compiti di scuola e i piccoli doveri della vita familiare. Quando viene a sapere che la nazionale iraniana giocherà a Teheran, fa di tutto per racimolare i soldi necessari ad affrontare il viaggio verso la capitale. Così ruba i soldi alla madre, improvvisa una svendita del proprio equipaggiamento scolastico e, non bastando, si ingegna ad organizzare foto impossibili per i bambini più piccoli, servendosi di una macchina fotografica rotta. Ma i soldi non bastano ancora e, ormai disposto a tutto, svende al capitano di una squadra avversaria le reti trasportabili acquistate coi soldi dei suoi compagni di gioco. Raccolta la somma necessaria, Ghassem aspetta la notte, fugge di casa e raggiunge in autobus lo stadio di Teheran dove incontra ancora una serie di difficoltà. Arrivato il suo turno al botteghino i biglietti finiscono. Non si perde d'animo e riesce a trovare dei biglietti al mercato nero, spendendo tutti i soldi che possedeva e che gli servivano per pagare il ritorno a casa. La sua fatica risulterà comunque tradita in un ironico finale: mancano tre ore all'inizio dell'incontro, si addormenta e si sveglia quando tutto è già finito. L'universo dei bambini, la dimensione scolastica e i compiti a casa si impongono fin da questo primo lungometraggio come elemento narrativo forte e determinante delle storie di Kiarostami. Il regista è molto attento all'universo infantile, osserva i bambini nei loro piccoli gesti quotidiani, negli sguardi che esprimono i loro bisogni e le loro paure. Ma racconta anche l'ostinazione indomita e la capacità di perseguire, senza lasciarsi intimorire dalle avversità, la realizzazione dei loro desideri. Gran parte del fascino delle opere di Kiarostami sta proprio nella sua capacità di filmare e guardare le persone, la sua gente, di raccontarli in tutta la loro umanità mentre si scambiano idee, parlano di sé, anche solo con la forza della loro presenza.

1 Copia

RACCOGLITORE 14 (76): La Copia B è consultabile esclusivamente in sede

 


 
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