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I *nibelunghi. La vendetta di Crimilde
regia : Fritz Lang.- Germania : UFA, 1923-1924.

N° associato: 9093 Formato DVD


 

Italia : Società Umanitaria, 2007.

DVD (109' ca.) ; b/n.

((abstract))

I NIBELUNGHI: La vendetta di Crimilde Diviso in 2 parti di 7 canti ciascuna: 1) "Siegfrieds Tod" (La morte di Sigfrido, 107'), 2) "Kriemhilds Rache" (La vendetta di Crimilde, 130'). Scritto da Thea von Harbou, ispirato al Nibelungenlied, poema germanico del 12°-13° secolo, alla saga di Norse e ad altre fonti (ma non ai due libri dell'Edda, poema mitologico scandinavo). 1ª parte: dopo aver ucciso il drago Fafner _ e grazie al bagno nel suo sangue diventa invulnerabile _ e sconfitto il nano dei Nibelunghi Alberico, custode del loro oro (dal quale ha in dono l'elmo che rende invisibili), Sigfrido (Richter), figlio di re Sigmund, sposa la bionda regina Crimilde (Schön), aiuta suo fratello re Günther (Loos) a battere in duello e sposare l'amazzone Brunilde (Ralph), bruna regina d'Islanda. Il nobile Hagen Tronjie (Schlettow) uccide a tradimento Sigfrido: Crimilde giura di vendicarlo. 2ª parte: Crimilde sposa Etzel _ o Attila _ (Klein-Rogge), re degli Unni, e gli dà un figlio mentre è in corso l'assedio di Roma. Lo induce a invitare i Burgundi (detti anche Nibelunghi) per festeggiare insieme la festa del Solstizio. Scoppiano le ostilità tra i grandi Burgundi e i piccoli Unni che hanno il sopravvento. Con la spada di Sigfrido Crimilde decapita Günther e trafigge l'odiato Hagen, ma viene uccisa. Etzel entra nella reggia in fiamme con il suo cadavere tra le braccia.2 anni di lavoro, 7 mesi di riprese in studio, prodotto dall'UFA con l'appoggio finanziario del ministro Gustav Stresemann, premio Nobel 1926 per la pace. Durante il regime hitleriano, con Lang ormai in esilio, fu distribuita soltanto la 1ª parte sonorizzata con musiche di Gottfried Huppertz. Anche dopo il 1945 per una trentina d'anni il film circolò per cineteche e sale d'essai in copie ridotte, specialmente nella 2ª parte. Soltanto quando fu restaurato e ripristinato in una versione vicina all'originale, ne fu compresa la grandezza, al di là delle controverse interpretazioni che se ne possono dare. Non manca chi lo considera oggi un capolavoro assoluto, preferibile al sopravvalutato Metropolis. Con il contributo di 3 direttori della fotografia (Carl Hoffman, Günther Rattau e, per la sequenza del sogno degli avvoltoi, Walter Ruttman) e di 3 scenografi (Otto Hutte, Erich Kettelhut, Carl Vollbrecht) che si ispirarono alla pittura di Arnold Böcklin e alle messinscene teatrali di Max Reinhardt, Lang impostò il suo film monumentale sul rigore figurativo e la solenne lentezza del ritmo per mettere l'accento sulla sua vera azione che non è il susseguirsi di inganni e delitti, ma "lo snodarsi degli istinti che covano e delle passioni che lentamente maturano" (S. Kracauer), collegabile al grande tema del destino, motivo conduttore del cinema langhiano. Le 2 parti hanno stili diversi: mentre "Sigfrido" è dominata da una ferrea concezione architettonica che trasforma i personaggi e le folle in elementi decorativi, in "Crimilde" subentra il dinamismo degli incendi e dei massacri: è il caos del terribile crepuscolo degli dei. In nessun altro film del cinema muto l'architettura ha la medesima importanza come elemento drammatico. Nell'edizione restaurata alla fine del secolo scorso, la durata dei 2 episodi è di 143' e 144'. Nel 1967 Die Nibelungen divenne un film a colori con la regia di Harald Reinl che già aveva riportato sullo schermo 2 volte il personaggio di Mabuse e che occupa un posto centrale nel western germanico con i film tratti dai romanzi di Karl May. [Morandini]

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