La *mala educacion
regia : Pedro Almodovar.- Spagna : El Deseo, 2004.
N° associato: 8414
Italia : Società Umanitaria, 2006.
DVD (101) ; col
(( Abstract ))
LA MALA EDUCACION TRAMA: Almodòvar racconta la storia di due compagni di collegio che si ritrovano casualmente dopo diversi anni. Ignacio ed Enrique hanno condiviso i primi turbamenti adolescenziali e la scoperta della (omo)sessualità. Direttore era don Manolo, un sacerdote abbruttito da una passione pedofila per Ignacio; il ragazzo ne rimane profondamente segnato. Con un abile gioco di specchi, la vicenda è proiettata nel presente. Ignacio, attore in cerca di un ruolo, ed Enrique, regista in cerca di una storia, instaurano un ménage omosessuale cui fornisce il pretesto un soggetto cinematografico, intitolato "La visita", scritto dallo stesso Ignacio e che racconta i loro anni passati in collegio. Come evocato da una terribile magìa, ricompare anche don Manolo, ora ridotto allo stato laicale e sposato con figli. Nonostante ciò, l'ex prete nutre ancora una torbida passione per Ignatio. Ma chi si fa chiamare Ignacio (e/o Angel) non è Ignacio; è Juan, suo fratello. Ignacio è un travestito drogato, che per alimentare il suo vizio comincia a ricattare l'ex prete. La cattiva educazione di cui parla Almodòvar è quella che lascia il segno per tutta la vita e di cui non ci si può più liberare. La conseguenza è la perdita della propria identità, l'estraniamento dell'io, identificati dal regista nell'icona del travestimento, che segna trasversalmente tutto il film, e nella pluralità dei nomi-ruoli del protagonista. Questa impalcatura, però, comincia paurosamente a scricchiolare quando tutta la colpa della "mala education" viene riversata sul prete e, indirettamente, sulla Chiesa. Immagini di sacri cuori, santi e madonne compaiono già sui titoli di testa e adornano i camerini dei travestiti. Una semplificazione che il regista si poteva risparmiare, visto che è il luogo comune ampiamente sfruttato dalla stampa e dai talk show televisivi, che vivono sugli scandali e i pettegolezzi. LA MALA DUCATION TRAMA: All'inizio degli anni '60 , in un collegio religioso, due ragazzi, Ignacio e Enrique, scoprono l'amore, il cinema e la paura. Testimone e parte attiva delle loro scoperte è Padre Manolo, direttore del collegio e professore di Letteratura. I tre personaggi si incontrano altre due volte nel corso della vita: alla fine degli anni '70 e nell'80. Questo incontri segnerano la vita e la morte di alcuni di loro.La cattiva educazione di cui parla Almodòvar è quella che lascia il segno per tutta la vita e di cui non ci si può più liberare. La conseguenza è la perdita della propria identità, l'estraniamento dell'io, identificati dal regista nell'icona del travestimento, che segna trasversalmente tutto il film, e nella pluralità dei nomi-ruoli del protagonista. Questa impalcatura, però, comincia paurosamente a scricchiolare quando tutta la colpa della "mala education" viene riversata sul prete e, indirettamente, sulla Chiesa. Immagini di sacri cuori, santi e madonne compaiono già sui titoli di testa e adornano i camerini dei travestiti. Una semplificazione che il regista si poteva risparmiare, visto che è il luogo comune ampiamente sfruttato dalla stampa e dai talk show televisivi, che vivono sugli scandali e i pettegolezzi. Abbandonata la delicatezza e la forte umanità di Tutto su mia madre e Parla con lei, Almodòvar torna ad essere trasbordante, eccessivo e perciò insincero. Il film non è la ricerca della verità, per quanto possa essere dolorosa e scomoda, ma sembra piuttosto una comoda normalizzazione della diversità omosessuale. Ed è questo che sconcerta di più: il fatto di raccontare l'omosessualità come normalità. "La gente è cambiata", grida più di una volta Enrique, un'affermazione fatta per la Spagna di oggi, che attribuisce sempre più spesso al passato gli smarrimenti e gli incubi del suo presente. E se invece il film fosse solo uno spot di lusso alla nuova politica familiare di Zapatero, che vuole "normalizzare" appunto le coppie omosessuali?
1 Copia
Collocazione: RACCOGLIORE N 8 (46) COP