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Pier Paolo Pasolini e la ragione di un sogno
Regia : Laura Betti.- Italia : Roberto Ciccutto e Carlo Degli Esposti per Palomar - Stream - Mc4 - Arte, 2001.

N° associato: 5328 Formato VHS


 

Francia ; Italia. - 2001. - Roberto Ciccutto e Carlo Degli Esposti per Palomar - Stream - Mc4 - Arte

VHS (90') ; col. e b/n.

Copia non originale

((abstract))

Titolo Film: Pier Paolo Pasolini e la ragione di un sogno Regia Laura Betti Origine: Francia, Italia, 2001 Durata 90 min. Colore: B/N- C Genere: Documentario Produzione: Roberto Ciccutto e Carlo Degli Esposti per Palomar - Stream - Mc4 - Arte Coproduzione con il contributo di Eurimages Attori: Francesca Archibugi, Bernardo Bertolucci, Mimmo Calopresti, Mario Cipriani, Franco Citti, Sergio Citti, Pappi Corsicato, Ninetto Davoli, Andrea De Sica, Virgilio Fantuzzi, Giacomo Marramao, Mario Martone, Michela Noonan, Tullia Perotti, Enzo Siciliano, Min Choul Soo, Paolo Volponi Sceneggiatura: Laura Betti Fotografia: Fabio Cianchetti Musiche: Bruno Moretti Montaggio: Roberto Missiroli Effetti: Federico Romanazzo Trama: Le parole e l'immagine di Pier Paolo Pasolini sono accostate ai temi più irrisolti della nostra società nel tentativo di far capire come il generoso pensiero pasoliniano sia stato relegato ai margini. Critica: "Film di montaggio molto ben fatto, pudico, toccante, evoca insieme con Pasolini un clima culturale e una società letteraria belli e spariti, che forse non torneranno mai. La scelta di immagini e citazioni è originale, affettuosa". (Lietta Tornabuoni, 'La Stampa', 5 ottobre 2001). "Il film resta un grido di dolore, la testimonianza, per chi l'avesse scordato, del valore profetico di Pasolini. E quelle immagini finali di immigrati, neri, barboni, illustrano bene ciò che in un verso augurale definì 'l'incendio di una nuova preistoria'". (Fabio Ferzetti, 'Il Messaggero', 5 ottobre 2001) "C'è molto amore nel documentario 'Pier Paolo Pasolini e la ragione di un sogno'. E' un amore che traspare dal modo in cui sono accostati i materiali di repertorio, dalla colonna sonora malinconica, dalla struggente nostalgia che Laura Betti proba e che intende trasmettere allo spettatore, riuscendo a trovare più di un momento di poesia in forma di cinema. Ma c'è anche molta lucidità, la lucidità di un profeta che ci annunciò con largo anticipo, e con l'acre consapevolezza di non poterlo evitare, quel che stava per capitarci: la trasformazione antropologica del cittadino in consumatore, l'omologazione culturale, la produzione o l'acquisto di beni superflui, lo sviluppo senza il progresso".(Roberto Nepoti, 'la Repubblica', 8 ottobre 2001) "Montando interviste e brani di film, delegando al grande amico di PPP e grande poeta e scrittore Paolo Volponi il racconto del PPP più privato e più intimo, scegliendo e organizzando o, talora, disorganizzando i suoi materiali, la Betti va con mano sicura al dunque, all'essenziale, senza requisitoria, perché immagini e parole dicono da sé". (Goffredo Fofi, 'Film Tv', 14 ottobre 2001) Note: Collaborazione di Pasquale Plastino e: Associazione "Fondo Pier Paolo Pasolini" - Rai Trade - Istituto Luce - Archivio Audiovisivo Movimento Operaio e Democratico - Scuola Nazionale di Cinema - Cinemazero - Tmc.

1 Copia

Collocazione: Solo consultazione

 


 
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