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Effetti collaterali = Side Effects
Regia : Steven Soderbergh.- USA, 2013.

N° associato: 14667 Formato DVD


 

SDI

Italia : Società Umanitaria, 2015.

DVD (106') ; col.

((abstract))

EFFETTI COLLATERALI Trama: La vita di Emily e Martin, una rampante coppia newyorkese, viene sconvolta quando il dottor Jonathan Banks, lo psichiatra di Emily, prescrive alla donna un nuovo psicofarmaco per curare una forma di depressione che avrà presto pericolosi effetti collaterali... Critica: "Questo (...) dovrebbe essere l'ultimo film di Steven Soderbergh perché, arrivato a cinquant'anni, avrebbe deciso di lasciare il cinema per la pittura. La storia con cui adesso si cimenta, scritta per lui da Scott Burnes, uno sceneggiatore abbastanza noto a Hollywood, si ispira a quell'abuso di farmaci anti depressivi favorito spesso illegalmente da psichiatri disonesti in combutta con grandi case farmaceutiche. Facendo però polemiche solo implicite perché l'intreccio è costruito soprattutto come un thriller in cui la verità la si saprà solo alla fine dopo una serie di situazioni che toglieranno solo a poco a poco le maschere ad alcuni dei personaggi principali, astutamente collocati all'inizio tra gli onesti. (...) un groviglio di fatti, alla maniera di certi vecchi thriller hollywoodiani, in cui non è sempre facile districarsi non solo per quel gioco continuo che porta via via a scoprire il vero e il falso dei singoli protagonisti, ma per la stessa difficoltà del testo a far ordine attorno alle sue tante proposte, in cifre a volte che rischiano l'oscuro. Resterebbe la regia di Soderbergh alle prese con una storia non scritta da lui. Film interessanti in passato ce ne aveva dati parecchi, da 'Sesso, bugie e videotape', vincitore a Cannes della Palma d'oro, a 'Traffic', premiato con un Oscar, ai tre 'Ocean' che, nei primi Duemila, avevano ottenuto larghi consensi in platea. Qui però si è limitato a seguire molto da vicino i personaggi sostenendoli solo con le immagini che, da lui firmate ancora una volta con lo pseudonimo di Peter Andrews, ha poi sempre avvolto in luci scure, badando poco ai ritmi che l'azione invece pretendeva. Anche gli interpreti, pur tutti di fama, potevano forse darci di più. Lo psichiatra è Jude Law, all'insegna di un'ambiguità dosata con una certa sottile perizia. L'altra psichiatra è Catherine Zeta-Jones, privata di molti suoi carismi, l'uxoricida è Rooney Mara, una vittima alla fine non più solo per finta." (Gian Luigi Rondi, 'Il Tempo Roma', 10 maggio 2013) "Steven Soderbergh, a spasso nei generi, lasciato lo strip maschile (ma tenutosi Channing Tatum), combina un thriller emozionante e originale che se la prende ora con la psicanalisi e gli psicofarmaci facili che tramutano in tragedia il dramma di una coppia in crisi. Tranquilli, l'antidepressivo è di fiction. Film tradizionale ma che tiene alta la guardia di sorprese, affronta un tema attuale, ci fa ammirare la Zeta-Jones e un freudiano Jude Law, mai così bravo." (Maurizio Porro, 'Il Corriere della Sera', 9 maggio 2013)

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